COMUNICATO STAMPA 24 OTTOBRE 2013
DIGIUNOTERRITORIO INCONTRA LA PREFETTO
Alle
ore 17 di mercoledì 23 ottobre, una delegazione del gruppo spontaneo
“Digiunoterritorio” (Giannina Dal Bosco,
Paolo Cavanni, Fiorenzo Fasoli, Elisa Nalin, Pasquale Saturni, Cristina
Stevanoni, Giampaolo Ventoruzzo) è
stata ricevuta dalla Prefetto di Verona, dottoressa Perla Stancari. L’incontro
era stato chiesto anche in vista del 50esimo anniversario della catastrofe del
Vajont, avvenuta il 9 ottobre del 1963, perché questa data avrebbe dovuto
ricordare, sia alla cittadinanza e sia a chi l’amministra o la governa, con
quanto sacrificio di vite umane e con quanto sperpero di risorse si sia attuato
il cosiddetto progresso nel nostro paese.
Alla
Prefetto è stato ricordato come ci sia, all’origine del percorso fin qui
intrapreso da un gruppo di cittadine e cittadini di Verona e provincia, la
decisione di don Albino Bizzotto, dei Beati costrutori di Padova: il prete, che
ha sempre dato il suo fattivo contributo alle iniziative contro la guerra
(tutti ricordano le “Arene di pace” da lui volute alla metà degli anni ’80), ha
preso atto della particolare guerra che si è consumata nel Veneto ai danni del
territorio e ha digiunato ininterrottamente per 14 giorni, a partire dal 16
agosto scorso, per chiedere alle autorità competenti, e in primo luogo a quelle
regionali, che sia decretata la moratoria delle grandi opere, che sia bandito
l’affidamento di opere pubbliche in project
financing, e, più in generale, che si prenda atto dello stato di crisi in
cui versa il pianeta terra. Crisi a cui la regione Veneto contribuisce in
massimo grado, essendo la regione italiana che consuma più suolo agricolo, dopo
la Lombardia.
Si
è ricordato alla Prefetto che il gruppo “Digiunoterritorio” ha digiunato a staffetta
a partire dal 16 settembre, forte di adesioni che hanno superato il centinaio
di persone, e che poi, a partire dal 23 settembre e fino ai primi di ottobre, è stato in piazza Erbe con un suo
bancheto informativo e comunicativo, chiuso ogni giorno con la pubblica lettura
di testi significativi e altamente simbolici (La speculazione edilizia di Italo Calvino, l corvi di Erto e Casso di Armando Gervasoni). Ricordando le varie
criticità del territorio veronese, sia quelle urbane e sia quelle della provincia,
si è dimostrato alla Prefetto, dati alla mano, come le opere edificatorie, a
vario titolo intraprese, siano non solo dannose, ma anche inutili e pericolose
a tutti i livelli, non ultimo perché potrebbero essere frutto di operazioni
illecite o malavitose. Si è ricordato alla Prefetto come la gestione di tali
opere, a livello pubblico, sia priva di trasparenza, e come sia difficile, e
talvolta impossibile per i comitati e le associazioni che vorrebbero ‘bucare’
il velo di opacità, trovare ascolto presso le amministrazioni, e promuovere con
esse un fattivo confronto. Considerando tutto questo, è stato segnalato alla
Prefetto, non senza profonda preoccupazione, come non solo il territorio sia
sottoposto a deterioramento, ma anche il patto democrato su cui si regge la
convivenza civile nel nostro paese.
foto: frana Alcenago (da http://www.veramente.org/wp/?p=7577) cronaca di ieri cronaca di oggi.
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