Sabato 30 novembre ore 14
stazione FS di Santa Lucia
manifestazione regionale a Venezia
Giornata di mobilitazione regionale in difesa della qualità della vita
NO GRANDI OPERE – NO CONSUMO
DI SUOLO
PER LA DEMOCRAZIA E I BENI
COMUNI
PER IL DIRITTO DI RESPIRARE,
LAVORARE, VIVERE IN VENETO
L’inquinamento
atmosferico, prodotto da traffico, inceneritori, cementifici,
centrali termoelettriche, industrie nocive, grandi navi, avvelena l’aria: la
peggiore d’Europa.
Cementificazione e
asfaltatura del suolo impoveriscono le campagne, provocano frane e
alluvioni, distruggono il paesaggio e un patrimonio storico ed ambientale di
valore inestimabile.
Eccessivi prelievi
d’acqua inaridiscono i fiumi, provocando l’avanzamento del cuneo
salino, e l’abbassamento delle falde acquifere.
Col sistema del
“project financing” banche e grandi imprese succhiano miliardi di
risorse pubbliche. Per i cittadini questo significa solo debito, aumenti di
tariffe per i servizi e per pedaggi speculativi.
I cittadini e i Comuni
non contano più nulla poiché la Regione ha azzerato la pianificazione urbanistica
riducendola ad un incredibile delirio di autostrade e “progetti strategici”
(mega-poli commerciali direzionali), mentre le verifiche ambientali sono
ridotte a pura formalità.
Gli abitanti del Veneto sono da
anni impegnati in una moltitudine di vertenze locali, volte a salvaguardare la
vivibilità del territorio. Cittadine e cittadini di buona volontà si sono
finalmente riuniti per chiedere una urgente inversione di rotta:
§ Fermare
subito le “grandi opere” inutili e
dannose (nuove autostrade e linee TAV, carbone nella centrale di Porto Tolle,
MOSE, scavo nuovi canali in laguna, nuove scogliere e false barene-discariche);
§ Allontanare
definitivamente le “grandi navi” dalla Laguna;
§ Liberare
il territorio dalle servitù militari
§ Finanziare
i Comuni, anche con la Cassa Depositi e
Prestiti per manutenzione, messa in sicurezza, riqualificazione energetica di
edifici pubblici e territorio – vera grande opera necessaria - dando lavoro
alle piccole e medie imprese
§ Riconversione
ecologica delle città, delle
industrie e dell’agricoltura per creare buona e stabile occupazione
§ Gestione
pubblica e partecipata, senza
profitti in bolletta, di acqua e servizi pubblici – No allo sfruttamento
indiscriminato delle risorse idriche
§ Fermare
la privatizzazione della sanità: i
“project financing” ospedalieri sottraggono risorse pubbliche alla prevenzione
e alle prestazioni sanitarie
§ Stop
al consumo di suolo agricolo :
cambiare la legge urbanistica regionale e il nuovo PTRC – Piano Territoriale
Regionale - per tutelare il patrimonio storico, culturale e paesaggistico,
attuando finalmente e per intero il Codice nazionale del Paesaggio.
§ Basta
con il ricorso alla “legge obiettivo” e ai commissari straordinari
§ Basta
con inceneritori, cave e discariche –
Incentivare riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti
§ Stop
a nuove autostrade, strade, raccordi e poli commerciali che desertificano i nostri centri, distruggendone il
tessuto sociale e le attività economiche: investire per recuperare aree ed
edifici da bonificare e riqualificare (a partire da Porto Marghera) per
attività innovative.
§ Investire
non in autostrade e Alta Velocità, ma in rinnovo e potenziamento delle ferrovie
esistenti con un piano integrato di
vera intermodalità. Favorire il trasporto pubblico locale e regionale (SFMR).
Favorire la mobilità ciclo-pedonale. Spostare il trasporto merci dalla gomma
alla rotaia.
§ Ricostruire
gli organismi di valutazione e
controllo ambientale per renderli indipendenti dai poteri politici ed
economici: eliminare i conflitti d’interesse e di competenze e la
concentrazione di tutti i poteri (di Piano, progetto, valutazione, attuazione e
controllo) in una sola figura.
§ Garantire
pubblicità e trasparenza ai lavori delle Commissioni d’inchiesta del Consiglio regionale sulla “finanza di progetto” e
le aziende regionali, innanzitutto su Veneto Strade SpA
§ Smantellare
l’intreccio politica-affari oggi
all’attenzione della Magistratura
§ Difesa
della Costituzione e delle assemblee elettive, contro ogni tentazione presidenzialistica. Partecipazione piena
dei cittadini alle decisioni e ai controlli.
I
comitati e i movimenti, le associazioni e i gruppi di cittadinanza attiva
operanti in Veneto invitano tutte e tutti a far sentire la loro voce e a partecipare
all’iniziativa.
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